Ritorna il “viaggio emozionale” più suggestivo e coinvolgente alla riscoperta del centro storico di Sassari, delle sue atmosfere e della sua vivacità culturale ai tempi della Belle Époque. Venerdì 5 luglio alle 19 il Circolo Culturale Aristeo propone un’accattivante edizione estiva delle “Passeggiate di Enrico Costa”, in una versione rinnovata per i 110 anni dalla morte del grande intellettuale.
Lungo l’itinerario prestabilito, gli attori Daniele Monachella e Gabriella Ferrandico permetteranno di riapprezzare la magia dei luoghi e le ambientazioni ormai dimenticate. Suoni, sapori e veri e propri squarci di vita tardo ottocentesca. La formula è quella della divulgazione diretta, attraverso animazioni teatrali di forte impatto emotivo che riescono a trasmettere non solo le conoscenze ma anche le sensazioni e le atmosfere dei luoghi di ispirazione o ambientazione letteraria. La partecipazione è libera e aperta a tutti.
La partenza è prevista alle 19 in un luogo a dir poco simbolico, Piazza Azuni, che con le sue immediate adiacenze costituisce ancora oggi il luogo del terziario per eccellenza. A margine di quel periodo subì un sorprendente e rapido mutamento funzionale: con la demolizione della chiesa di Santa Caterina e di altri edifici di natura politico istituzionale, divenne spiazzo commerciale e il più nobile ritrovo dei signori. Con i suoi caffè, gli alberghi e i ristoranti, fu uno dei più rinomati salotti della città e meta delle personalità di spicco. E quindi il luogo per il quale sono maggiori gli spunti provenienti dalle ricerche di Aristeo, ricchi di valore evocativo e educativo.
Il percorso si snoderà poi dietro le quinte della città vecchia, attraverso la declinazione di affascinanti aspetti storico-narrativi. Lungo le viuzze che costeggiano il piazzale, “Enrico Costa” passeggerà nei dintorni del “Circolo borghese”, l’antesignano dell’attuale “Circolo sassarese”, teatro di famose feste danzanti e ritrovo della Sassari bene del tempo. Poco distante si potrà ammirare la splendida facciata del mobilificio Clemente.
In questa atmosfera coinvolgente, “Costa” ricorderà il suo vecchio amico Giuseppe Dessì, al quale dedicò versi ispirati: “Non ho che a chiuder gli occhi per vedere l’amico, per udire la sua voce, per sentirmelo al fianco… Lo vedo scantonare la via Scano o il Portico del Carmelo, col suo lungo pastrano grigio, il cappello a cencio, il fazzoletto al collo e l’inseparabile bastone dal manico uncinato”.
«Attraverso le “Passeggiate” i luoghi divengono paesaggi della memoria e di una socialità mai perduta. Solo in questo modo si riesce a contagiare il senso di un posto attraverso il posto stesso e il contatto con le generazioni che ci hanno preceduto», sottolineano le organizzatrici. Questa edizione pone un ulteriore tassello verso la realizzazione di un sogno nel cassetto del Circolo Aristeo: la nascita del “Festival dei viaggi emozionali Genius Loci”.
Enrico Costa sarà inoltre evocato dalle sagome lignee colorate e mute presenti lungo il percorso, insieme a un richiamo delle réclames del tardo Ottocento. È quest’ultimo il canale di comunicazione privilegiato, assieme ai giornali dell’epoca, per evocare la funzione di aggregazione socio-culturale e commerciale, scenario di un progetto partito nel lontano 2004, assieme all’originale e pioneristica mostra en plein air “Impossibile concorrenza! Venite, osservate e comprate.”
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