Carola Rackete, la “capitana” della Sea Watch arrestata per aver provato far attraccare al porto di Lampedusa la nave della ong battente bandiera olandese? “Non è una criminale, va rilasciata immediatamente”. A dirlo è Enrico Rubiu, tra i coordinatori cagliaritani del sindacato Usb, uno dei promotori del sit-in sotto la prefettura in piazza palazzo a Castello: “Vogliamo che il prefetto si faccia interprete di questa protesta fatta da persone, umane, contro l’arresto di una non criminale. Il ministro del disprezzo, Salvini, se la prende con i richiedenti asilo e i diseredati, i più deboli, compiendo un’operazione di distrazione di massa. Moltissimi fuggono dai loro paesi per colpa delle nostre politiche neocoloniaste e imperialiste”. Sulla testa della Rackete, però, pendono diversi capi d’accusa: “Vedremo, intanto lei ha avuto il coraggio di venire in Italia sapendo che l’avrebbero arrestata, ha preferito attraccare, Salvini non è coraggioso come lei”, sentenzia Rubiu.
“Gli italiani, un giorno, si accorgeranno che i problemi” nei mondi “della scuola, della sanità, delle pensioni che non arrivano e che quando arriveranno saranno da fame non sono per colpa dei richiedenti asilo ma di una politica al servizio della finanza e non certo degli italiani. Dobbiamo restare umani e accogliere i migranti, anche in Sardegna c’è bisogno di loro”.
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