Attrezzature da pesca e 100 chili di prodotti ittici sequestrati e più 22mila euro di sanzioni elevate. È il bilancio dell’operazione “Corallo” della Guardia Costiera di Olbia. In tre giorni di controlli lungo le coste e le acque del Nord Sardegna, oltre 60 militari coordinati dal direttore marittimo, il capitano di vascello Maurizio Trogu, hanno eseguito una serie di verifiche capillari, con ispezioni in mare e a terra su motopesca, punti di sbarco, ristoranti, rivenditori all’ingrosso e al dettaglio.
Fermato, tra gli altri, un motopeschereccio di Siniscola trovato nell’Area Marina Protetta di Tavolara – Capo Coda Cavallo, in una zona di riserva parziale. All’imbarcazione è stata sequestrata l’attrezzatura da pesca, a iniziare da una rete con i divergenti lunga oltre 25 metri.
D’intesa con la Procura di Tempio Pausania e lo Spresal di Olbia, i guardiacoste hanno mirato la propria attività sulla sicurezza dei luoghi di lavoro in alcuni locali del litorale olbiese. La merce sequestrata a pescatori, rivendite e ristoranti era priva delle etichettatura previste dalle norme sulla tracciabilità e delle informazioni obbligatorie per il consumatore finale, in violazione della normativa europea e nazionale.
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