Rivive a Sant’Antioco l’atmosfera di una casa del periodo punico. Le nuove tecnologie grafiche e di intrattenimento sono state utilizzate a supporto della visita a un’abitazione dell’antica Sulki ricostruita virtualmente, in ogni dettaglio, dentro la città. Con tanto di finestre con vista sulla Laguna e sul panorama circostante.
La ricostruzione 3D e la supervisione degli archeologi ha permesso a cittadini e turisti di immergersi in quella realtà.
E’ il progetto Beth 3D, nato grazie al Bando Culture Lab 2017 della Regione e frutto della collaborazione tra la cooperativa Archeotur di Sant’Antioco (gestore dei servizi al pubblico del Museo Archeologico Barrecca- Mab) e l’amministrazione comunale.
“Caschetto con occhiali per visione in 3D, in questo viaggio virtuale i visitatori hanno potuto muoversi con un gamepad all’interno della casa e come in un videogioco, sentirsi per una sera cittadini punici”, spiega Sara Muscuso, archeologa e curatrice del MAB.
In tanti hanno potuto passeggiare all’interno della casa, esplorarne gli ambienti e osservarne i particolari dagli arredi agli utensili, la vasca per l’igiene personale, ammirare le antiche architetture, l’ambiente domestico della casa, con il cortile e il pozzo al centro e poter vedere le sue acque. “Per ora abbiamo scelto di valorizzare le rare evidenze archeologiche, testimonianze di una cultura punica. Il progetto può essere esteso a quelle più ampie del periodo nuragico per far diventare i nostri beni archeologici e culturali sempre più attrattori turistici – aggiunge Muscuso – le nuove tecnologie garantiscono interattività, mobilità e universalità comunicativa. Siamo fieri di essere tra i primi promotori in Sardegna di un nuovo sistema di fruizione della cultura”.
Al progetto hanno lavorato anche Paola Porcu, esperta di progettazione su Fondi europei, Giampaolo Bruno di Inventiva, esperto di marketing, e Jorma Ferino della Simtech, esperto di realtà virtuale.
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