C’è un posto in Sardegna dove la capra è un animale rispettato, quasi venerato: è Baunei, borgo montano che guarda su uno dei mari più cristallini del mondo, sulla costa orientale dell’isola.
E il turismo da queste parti lo si fa anche con le capre, o ‘cabras’, come vengono chiamate le quadrupedi. Ne sono convinti i baunesi, tanto che intorno a questo animale simbolo dell’Ogliastra, è stata costruita una vera e propria filiera: dall’effige della capra impressa nei gioielli, nelle borse e nelle ceramiche, ai prodotti ricavati dal latte, come la ricotta i formaggi i gelati.
Ed esiste persino una “Cabra Card”, con cui spendendo 10 euro si risparmia il 10% su ogni prodotto acquistato nelle botteghe della filiera.
L’iniziativa è dell’omonimo Consorzio che raggruppa cinque attività artigianali: la bottega di ceramiche “Sa Brocca”, il laboratorio orafo “Sa Naccara”, la bottega di sartoria antica “Tessere”, la gelateria Timasù e il mini caseificio che trasforma il latte in ricotta, formaggi e “casu agedu”.
“C’è la capra da collezionare, quella da indossare, un’altra da gustare e infine quella da assaporare – spiega all’ANSA Mario Mereu, presidente del Consorzio Cabras e titolare del laboratorio orafo “Sa Naccara” – Io per esempio realizzo gioielli prendendo spunto dalla mia capra che si chiama Bregiosa (che in sardo significa contenta, ndr), i miei colleghi realizzano borse e ceramiche, o vendono i prodotti del latte. Sa Capra è il nume tutelare di Baunei, basti pensare che il simbolo del Comune è il gonfalone che ha in cima questo animale”.
La Craba Card – disponibile nei due info point di Baunei e Santa Maria Navarrese – consente di ampliare l’offerta turistica proponendo una volta la settimana un tour guidato nelle botteghe artigiane. “In quel giorno, di solito il giovedì, i turisti possono venire a Baunei per provare quello che viene chiamato il turismo esperienziale”, conclude Mereu.
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