La sabbia sarda e le conchiglie, comprese la specie protetta della Pinna Nobilis, trafugate nei mari dell’isola? In vendita su Ebay, con cittadini privati che chiedono anche 295mila euro per un esemplare di Pinna Nobilis, la nacchera di mare, o 9.95 euro per un mucchietto di sabbia proveniente da Porto Pollo, nel nord Sardegna. Ma non solo: anche pezzi di sughero, pietre e minerali presi nella zone delle miniere dismesse.
A denunciare l’attività di questo moderni “predoni”, non solo italiani, ma anche stranieri sono gli attivisti di Sardegna rubata e depredata, che sulla loro pagina Facebook hanno postato una lunga galleria di queste “vetrine” dove i “souvenir” trafugati della Sardegna vengono messe in vendita in spregio della normativa. “Possiamo continuare a tollerare tutto questo? È davvero così difficile contrastare questo inquietante fenomeno? – spiegano gli attivisti – Noi ci mettiamo a disposizione delle Istituzioni Regionali competenti per elaborare una efficace strategia”.
Nei giorni scorsi erano state le Guardie ambientali della Sardegna a segnalare il commercio sul web di Pinna Nobilis. “Molti ci domandano cosa se ne fanno le persone delle conchiglie asportate dal mare! Ecco cosa se ne fanno: commettono un reato – scrivono le Guardie – Oltre al divieto di prelevarle sia vive che morte è vietata anche la vendita sopratutto per le conchiglie inserite nella convenzione Cites e protette dalla direttiva habitat”.
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