Al via i lavori della commissione d’inchiesta sull’Aias presieduta da Gianfranco Ganau (Pd): oggi sono stati ascoltati l’assessore della Sanità Mario Nieddu, il dg Marcello Tidore e i vertici dell’associazione, cioè il vicepresidente Bachisio Molotzu e il segretario Alfredo Paganelli. Ganau ha ricordato che compito dell’organo è quello di chiarire quanto sia dovuto dalla Regione all’Aias, ricordando che i lavoratori vantano undici mesi di stipendi non pagati”.
Nieddu ha ricordato che nelle scorse settimane “è stato istituito in Regione un tavolo tecnico per verificare la bontà e l’ammontare dei crediti vantati: pensavamo che sarebbe bastato un mese per effettuare questo lavoro ma è necessario più tempo. Anche perché alcuni crediti risalgono addirittura al 1988 e sono migliaia le fatture da analizzare. Nel mentre, il Tribunale civile di Sassari ha ordinato alla Regione di firmare la convenzione”.
Tidore – tra l’altro anche a capo del tavolo paritetico con Aias, Ats e Anci – ha ricostruito i complessi rapporti di debito e credito: “Per il 2018 abbiamo accertato un debito di circa 200mila euro già liquidati, per il 2017 il debito non supera il milione di euro”. Paganelli ha evidenziato che “sino al 2016, nonostante i ritardi cronici della Regione, l’Aias riusciva comunque a garantire il pagamento regolare dei 13 stipendi a ogni dipendente. Sono state le banche a negare l’anticipo delle fatture quando la Regione ha iniziato a rinnovare la convenzione di mese in mese”.
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