Sardegna, il 31 luglio sciopero generale di tutto il personale dell’Agenzia Forestas Casteddu On line

Come preannunciato, dopo l’avvio dello stato di agitazione di FORESTAS ai primi di luglio, arriva la data dell’ennesimo SCIOPERO GENERALE dei LAVORATORI di FORESTAS: sarà il prossimo 31 luglio.

Non si prevede una giornata serena, per la macchina antincendio regionale, anche perché nel frattempo la Commissione di Garanzia, da Roma, ha bacchettato la Regione e l’Agenzia Forestas per la mancata stipula di un accordo sindacale per garantire i servizi essenziali, come quelli dell’Antincendio: “Lo scorso anno i lavoratori erano stati indebitamente precettati al 100% con una serie di problemi che quest’anno abbiamo voluto prevenire rivolgendoci direttamente all’Autorità, che ha stigmatizzato la totale assenza di regolamentazioni obbligatorie in questi casi” – dicono dalla Segreteria del SaDiRS Forestas, il principale sindacato dell’Agenzia per impiegati ed operai iscritti (è tra le 3 sigle che proclamano lo Sciopero).

A fianco al Sadirs, sciopereranno anche il 2° sindacato autonomo degli Operai forestali, lo Snaf, ed il Sindacato dei Dirigenti dell’Agenzia. Una protesta, a 360° che già nelle premesse lascia intendere i tumulti organizzativi che agitano l’Agenzia, mentre si attende la nomina del Direttore Generale e del nuovo Amministratore Unico. Con questo sciopero, il quinto in meno di due anni, i lavoratori chiederanno la messa a norma del proprio contratto con l’applicazione della Legge 6/2019 votata all’unanimità dal precedente Consiglio Regionale per gestire questi dipendenti regionali dandogli un regolare contratto pubblico (a differenza dell’attuale, inapplicabile per il 40% degli articoli). Poi ci sono oltre mille precari storici che da trent’anni attendono certezze e progressioni professionali.

Si sciopera ancora, dunque, per attuare la riforma dell’assetto contrattuale di Forestas legiferata dopo lunghi approfondimenti iniziati a maggio 2016 senza aggiungere costi al Sistema Regione ma omogeneizzando la gestione di tutti i lavoratori operai, impiegati, funzionari e dirigenti della R.A.S.. “La nostra preoccupazione principale riguarda l’Agenzia che non ha mai sfruttato il suo potenziale umano e strumentale, per il terzo anno consecutivo anche in Antincendio, a causa dei problemi strutturali IRRISOLTI dovuti al contratto di lavoro, scritto per il settore privato” – dicono i lavoratori che scenderanno in piazzale Trento a protestare: – e così tra “mansioni” illegittime, indagini della Corte dei Conti e personale che continua ad invecchiare senza adeguato turnover (e senza un piano di stabilizzazioni che andrebbe a regime proprio grazie alla Legge 6)” ecco il principale braccio operativo della Regione, con centinaia di unità costrette a superare abbondantemente i limiti di legge per le “mansioni superiori” gestite con la solita modalità “emergenziale” dichiara la segreteria del Sadirs – sindacato autonomo che ci tiene a precisare di non usufruire di nemmeno un’ora di permessi e distacchi sindacali. “In questa storia non c’è niente di imprevisto e di urgente” – chiosa il segretario regionale del SADIRS-Forestas – “siamo come al solito in balia di interessi che non sono certamente quelli dei lavoratori, delle comunità a cui appartengono e della stessa agenzia.

Poiché la questione non ha solo più un carattere sindacale ma ha dei risvolti sociali importanti, sono stati invitati a partecipare tutti i sindaci della Sardegna e parteciperà anche l’associazione Italiana Donatori Organi (AIDO) della Sardegna per sensibilizzare i lavoratori sull’importanza della donazione degli organi.

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