Con i suoi bassi fondali a prova di bambino e la sua acqua limpida e trasparente quella di Putzu Idu, nella marina di San Vero Milis (Oristano) potrebbe essere la spiaggia ideale per i disabili. Peccato che spiaggia e mare siano però praticamente inaccessibili ai disabili. “Perché le passerelle che dovrebbero consentire ai disabili di arrivare prima in spiaggia e poi in acqua sono vecchie, malandate e pericolose per chi non può muoversi con le proprie gambe”, denuncia Sara Fadda, spiegando la gran fatica che deve fare tutti i giorni per accompagnare in spiaggia sua sorella Alessandra, affetta da sindrome di Down, non vedente e con grossi problemi di deambulazione.
“Il 2 luglio il sindaco di San Vero mi aveva assicurato che tempo una settimana, grazie a un finanziamento regionale di 250mila euro, sarebbero state montate passerelle nuove in tutte le spiagge della marina e invece hanno montato passerelle vecchie, deteriorate, con assi mancanti, dislivelli pericolosi e chiodi arrugginiti a vista”, spiega ancora la signora Fadda sottolineando che da 15 giorni il primo cittadino di San Vero Milis non risponde più alle sue telefonate e alle sue mail. La peggiore di tutte pare sia proprio quella davanti alla Colonia degli Evaristiani, che accoglie anche tanti disabili.
Le altre tre installate tra le borgate di Putzu Idu e di Mandriola invece si fermano a metà spiaggia e non consentono di arrivare fino al mare con la carrozzella. E per completare il quadro – aggiungono la signora Fadda e i familiari di altri disabili con gli stessi problemi – i parcheggi riservati ai disabili sono sulla sabbia e le sedie job ci sono, ma chi arriva da fuori non trova alcuna indicazione che permetta di sapere che ci sono e dove sono.
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