Anche i vigilantes sardi in piazza come i colleghi di tutte le città italiane. A Cagliari sit-in davanti alla prefettura con un centinaio di lavoratori organizzato da Cgil, Cisl e Uil con bandiere e striscioni e sciopero di 48 ore.
Per i lavoratori molte preoccupazioni, spesso anche tanti pericoli e pochi soldi nella busta paga. Le guardie giurate, armate e non armate, chiedono un adeguamento nel prossimo rinnovo contrattuale, ma le trattative non decollano. In Sardegna il servizio è assicurato da circa tremila addetti, dipendenti di aziende private.
“Una trattativa – spiega Andrea Lai della Uil – che si sta protraendo troppo. Non si vogliono spostare ad esempio da quanto previsto nel precedente contratto con un salario di ingresso che prevede 760 euro lordi per quaranta euro settimanali. Le aziende. In sembrano disposte ad assicurare un aumento salariale”. “Stiamo parlando di dipendenti – spiega Nella Milazzo, Cgil – che svolgono un lavoro delicato, ma anche rischioso. Che hanno uno stipendio bloccato dal 2015: non si vedono riconosciuto il valore del loro lavoro”.
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