Ha macinato tantissimi chilometri, non previsti, pur di riavere quel peluche tanto caro alla figlia di 15 anni. E ha dovuto tirare fuori dal portafoglio ben cinquecento euro, non certo caramelle, per poter far tornare il sorriso sul volto della sua Jacqueline. Gerold Hofstalder, turista austriaco di 45 anni, è felice a metà. Lo scorso 15 agosto, durante un tour per le spiagge di Quartu, ha deciso di concedersi un tuffo a Terra Mala. Mai l’avesse fatto: l’auto a noleggio è stata “visitata” dai ladri, che hanno portato via creme solari, un cellulare, dei cavi e anche quel peluche preziosissimo: “Mio padre l’ha regalato qualche anno fa a mia figlia Jacqueline. Lui, adesso, è morto, ed è l’unico ricordo che la mia bambina ha di lui”. Queste le parole di Hofstalder dette alla nostra redazione, prima dell’appello: “Offro 500 euro a chiunque me lo riporti”. Dopo qualche ora era arrivata la solidarietà dell’oculiata cagliaritana Tiziana Frongia, “aggiungo altri 500 euro di tasca mia, la bambina potrebbe restare traumatizzata per la perdita”, e l’impegno della hobbista di San Gavino Elisabetta Deidda, “rifarò gratis il peluche rubato alla ragazzina a Quartu”. Martedì scorso il lieto fine, se così si può definire.
“Sono ritornato in Sardegna col traghetto da Livorno, sbarcando a Olbia. Due signore di Quartu mi hanno scritto delle email, permettendomi di recuperare la borsa rubata dall’auto, ma dentro non c’era il peluche”. Stava andando via senza aver ottenuto il risultato sperato, il 45enne austriaco, “dopo aver pagato due notti in due alberghi quartesi”, quando è stato contattato “da una ragazza di Quartu, mi ha mandato una foto del peluche su WhatsApp. Ci siamo visti in un bar, lei aveva il tigrotto e me l’ha dato, spiegandomi di averlo trovato per caso. Non posso sapere se la tizia, una trentenne del posto, conoscesse o meno il ladro, ma le ho dovuto comunque dare i cinquecento euro di ricompensa. Alla fine ho speso 1500 euro per colpa di questo furto”, spiega, con rabbia, il vacanziero, “ringrazio le due donne sarde che mi hanno aiutato. Non ho avuto modo di visitare l’Isola, spero di poterlo fare in futuro”. In tranquillità e senza subire furti, possibilmente.
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