Stavano realizzando una villa di due piani nell’isola di Tavolara a 100 metro dal mare. Ma il cantiere è stato messo sotto sequestro dai carabinieri. L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha espresso il suo forte sostegno e plauso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania e ai Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Cagliari per i rapidi accertamenti che hanno portato al sequestro preventivo del cantiere edilizio con lavori in corso sull’Isola di Tavolara, in Comune di Olbia. Un’unità immobiliare di circa 300 metri quadrati su due piani, in corso di realizzazione a un centinaio di metri dal mare.
Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, su segnalazione di un gruppo di turisti, aveva inoltrato (26 agosto 2019) in proposito una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti.
Coinvolti il Ministero per i beni e attività culturali, la Direzione generale pianificazione territoriale e vigilanza edilizia della Regione autonoma della Sardegna, la Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio di Sassari, il Servizio tutela paesaggio e vigilanza edilizia per il Nord Sardegna della Regione autonoma della Sardegna, il Comune di Olbia, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale,i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania.
“Abbiamo le autorizzazioni di tutti gli Enti preposti al controllo, ottenuti dopo un lungo iter. La costruzione era la casa-alloggio del custode, edificata negli anni sessanta. Anche a me piacciono le cose belle e infatti quando i lavori finiranno, la casa sarà rosa e schermata nel verde. L’ampliamento è consentito dal Piano casa regionale, dal Comune di Olbia sono già venuti a fare dei controlli e non hanno riscontrato nessuna irregolarità. Si tratta di una semplice ristrutturazione di una casa già esistente, sempre nel totale rispetto dei vincoli esistenti”, così spiegava Vittorio Marzano, il proprietario della villa in fase di ristrutturazione. E poi “dall’ufficio tecnico del Comune di Olbia certificano la regolarità delle autorizzazioni”.
Secondo i Carabinieri del N.T.P.C., invece, “la costruzione andava avanti in totale difformità rispetto alle concessioni ottenute per la ristrutturazione e ampliamento di un fabbricato già esistente. In pratica della vecchia casa non esisteva più nulla, era stato tutto demolito e ricostruito, ad eccezione di un muretto esterno che limitava la corte, e della pavimentazione interna, in dispregio delle autorizzazioni rilasciate in base al cosiddetto ‘Piano casa’”.
In contemporanea al sequestro preventivo del cantiere, “’i presunti responsabili delle violazioni sono stati denunciati, in concorso tra loro, per il reato di ‘opere eseguite in difformità dalle autorizzazioni edilizie e paesaggistiche concesse””
Sulla piccola isola gallurese di sono presenti una pluralità di misure di tutela: dal vincolo paesaggistico al vincolo di conservazione integrale. alla presenza del sito di importanza comunitaria (S.I.C.)“Isola di Tavolara, Molara, Molarotto” (direttiva sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora).
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