“Mamatita Testival”, l’idea della città che si trasforma in un teatro a cielo aperto prende corpo: l’artista Ruben Mureddu realizza sulla scuola il più grande murale orizzontale mai visto in Sardegna. Il clown arriva da un altro spazio grazie alla fantasia dei bambini. Spalanca le braccia, s’inchina, ringrazia per l’accoglienza. Il suo palco è il tetto della scuola primaria dell’Asfodelo, gli spettatori sono gli abitanti dei palazzi intorno, alla Pivarada, che applaudono e ringraziano. La città si fa teatro grazie a “Mamatita Festival” e al progetto in atto di rigenerazione urbana, parte del programma di Spazio T e della direttrice artistica Chiara Murru per la terza edizione della kermesse di arte di strada e discipline circensi. Sino al 29 settembre Alghero diventa un teatro a cielo aperto. Tanto spazioso da accogliere il più grande murale orizzontale realizzato in Sardegna: 600 metri quadrati, opera dell’artista e arte-terapeuta Ruben Mureddu, che ha sposato la filosofia del festival nato per fare dell’arte lo strumento per ridisegnare la città, restituire gli spazi alla comunità, fare della creatività il motore di nuovi processi di aggregazione. Nel murale giganteggia il clown, simbolo dell’evento che da via Asfodelo invade il centro con un ricco programma di performance, col Magdaclan Circus che piazzerà il suo chapiteaux a Fertilia, coi Dynamis che animeranno la piazza del mercato alla Pietraia, col Distretto della creatività che diventa sede di laboratori per bambini, ragazzi e adulti alla scoperta di nuove forme d’arte. Il percorso nasce da lontano.
“Mai come quest’anno la città si fa teatro con PreMamatita, progetto di rigenerazione urbana e riappropriazione degli spazi attraverso l’arte, iniziato in aprile”, spiega Chiara Murru. “Con Ruben Mureddu abbiamo inserito nel programma il programma con la scuola dell’Asfodelo – spiega – siamo partiti in aprile col coinvolgimento degli insegnanti e, soprattutto, dei bambini”. E loro hanno accolto l’iniziativa con grandissimo entusiasmo, dando libero sfogo alla fantasia per elaborare la loro idea di città. Oltre all’opera visibile solo dall’alto, la prima di una lunga serie, possibile con la collaborazione e il supporto del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero, la rivitalizzazione degli spazi scolastici prevede un murale perimetrale di 150 metri intorno al giardino e l’area giochi. Al ritorno dalle vacanze, armati di rullo e di tuta, i bambini realizzeranno l’opera progettata lo scorso anno scolastico con Mureddu, supportato sin qui da Francesco Sanna, Michele Ibba e Fabrizio Pezzotti. Il 27 settembre alle 11 ci sarà la grande festa d’inaugurazione: bambini, insegnanti, artisti, organizzatori e istituzioni brinderanno sulle note della Royal Circus Ostrika, travolgente complesso a forte vocazione circense e teatrale. “È un regalo meraviglioso”, dice dalla finestra l’inquilina di un palazzo che dà sul tetto della scuola. Si dice “fortunata, la mattina apro la finestra e anziché il grigio di un lastrico solare vedo questa opera fantastica”. Una gioia “che vorrei condividere con tanti altri algheresi – confida – sarebbe bello se si realizzassero altre opere in altri spazi pubblici, e si promuoverebbe Alghero”. La felicità contagia anche signor Francesco, nonnino di 96 la cui casa confina con la scuola e sarà interessata dal murale. “Non vedo l’ora”, dice. L’idea della città che diventa un grande spazio d’arte attecchisce.
L'articolo Il più grande murale orizzontale della Sardegna? Sul tetto di una scuola, ecco dove proviene da Casteddu On line.