Elisa Pomarelli, altri dettagli choc: “Sebastiani ogni notte vegliava il suo corpo”. Lei lo respingeva, dichiarava di amare le donne. Lui non si rassegnava all’ossessione di averla, L’unica “colpa” di Elisa è stata quella di aver respinto sentimentalmente il suo assassino. E come racconta Quotidiano.net, “c’è chi sostiene di aver visto “Perazzi teso e preoccupato negli ultimi giorni. Non era il solito Silvio. Si vedeva che qualcosa non andava. Era strano”. Sebastiani operaio. Perazzi panettiere. A tenerli insieme l’interesse comune per i boschi e la campagna. Spesso i loro discorsi prendevano la direzione dell’agricoltura. Così, tra l’operaio 45enne e Perazzi i rapporti non si erano interrotti nemmeno dopo la fine della relazione di Sebastiani con la figlia dell’amico. A Costa di Sariano, nella villetta di campagna di Perazzi, il 45enne si era presentato anche alle 15.30 della domenica della scomparsa per “un veloce bicchiere di vino“, come aveva raccontato lo stesso Perazzi ai carabinieri. Ma poi se n’era andato, pare, stando agli inquirenti, senza aver detto nulla dell’omicidio e vagando per giorni nei boschi che conosceva bene, nutrendosi di frutta e dormendo all’addiaccio. Quasi quotidianamente, però, andava da Elisa, la vegliava, dormiva accanto a lei, tenendole la mano come se non accettasse la morte che lui stesso le aveva provocato”.
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