Si chiama Nabui e ha sede a Oristano la prima Società Benefit della Sardegna che ora lancia una campagna di informazione denominata “non solo profitti” per favorire la nascita e la trasformazione delle aziende esistenti in imprese sostenibili.
L’Italia è il primo Paese in Europa a essersi dotato di uno strumento normativo: essere società benefit consente all’impresa, oltre a massimizzare il profitto, anche di raggiungere uno scopo di beneficio comune.
Nabui prepara il tour in Sardegna e in contemporanea a ottobre prenderà il via la campagna che si rivolge agli imprenditori sardi chiamandoli ad agire concretamente per evolvere verso un nuovo modello di business capace di produrre un impatto positivo sulle persone e sulle comunità. È fondamentale smettere di guardare l’economia come un mezzo per creare “prosperità” e “competitività”, ma come uno strumento per promuovere società inclusive, sostenibili e giuste per soddisfare i bisogni di tutti.
Un proposito simile alla dichiarazione rilasciata qualche settimana fa dalle più importanti multinazionali americane aderenti al Business Roundtable, secondo le quali gli azionisti vanno considerati alla pari dei lavoratori, dei clienti, dei fornitori e delle comunità in cui si opera (gli stakeholder). Le aziende devono proteggere l’ambiente e trattare i dipendenti con dignità e rispetto nel perseguire profitti di lungo termine.
In Italia passare dal “for profit” al “for benefit” è possibile grazie alla Legge nazionale entrata in vigore il 1 gennaio 2016 che ha istituito la forma giuridica delle Benefit: le aziende che decidono di aderire devono modificare il proprio statuto societario indicando le finalità di beneficio comune che intendono perseguire. Tutte le imprese possono diventare benefit dalle Snc alle SpA, dalle cooperative alle SRL.
“Le società non sono state create per essere organizzazioni politiche e occuparsi di problemi generali”, spiega Tomaso Ledda, co-fondatore di Nabui, “ma devono avere il coraggio di farsi sentire quando le fondamenta su cui si regge il sistema sono a rischio. I cambiamenti climatici, le disuguaglianze, l’incapacità di perseguire adeguate politiche di welfare, devono spingere le imprese a interrogarsi sul proprio ruolo sociale, proponendosi come soggetto più inclusivo”.
La mission delle Società Benefit è quella di contribuire allo sviluppo e al benessere collettivo creando impatti positivi per la collettività e per l’ambiente. Certamente questo è un percorso che richiede un cambiamento culturale interno all’azienda dove le singole persone giocano un ruolo essenziale al raggiungimento di un bene comune.
“Ogni impresa dovrebbe essere Benefit. Come non dovrebbe esserci business senza una ricaduta sul territorio in cui si opera”, sottolinea Tomaso Ledda.
La società benefit Nabui, nome che deriva dalla traduzione sarda di Neapolis, antica città della Sardegna che si affaccia sul Golfo di Oristano, da anni è impegnata in progetti di innovazione sociale che puntano ad arginare il fenomeno dello spopolamento motivando le comunità. Ne è un esempio “Nughedu Welcome” il progetto che ha trasformato il paese del Centro Sardegna, Nughedu Santa Vittoria, nel primo borgo social eating d’Italia. Nei prossimi mesi la società benefit sarà impegnata in due programmi di rigenerazione: a Baradili in Alta Marmilla, e a Luri, piccolo borgo agricolo di Arborea.
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