Rita, disoccupata di Quartu: “Voglio la zona franca, mio figlio diplomato fa il lavapiatti in Germania” Casteddu On line

“Sì alla zona franca in Sardegna”. Tra i tanti manifestanti presenti sotto il Consiglio regionale per chiedere una “svolta” che manca da vent’anni e oltre c’è anche Rita Zuncheddu. Cinquantaquattro primavere, di Quartu Sant’Elena, è disoccupata. Maxi bandiera dei quattro mori avvolta sulle spalle e tipici vestiti isolani: “Voglio la zona franca, i benefici sarebbero tanti. Ci sarebbero più posti di lavoro. Io sono una delle tante madri sarde che ha visto i propri figli partire via dalla loro terra. Mio figlio, nonostante il diploma da perito chimico di laboratorio fa il lavapiatti in Germania, accontentandosi. Mia figlia lavora nel settore della ristorazione ma ha studiato per fare altro”. E, se loro almeno sono riusciti a “sfangarla”, lei rimane senza un lavoro nell’Isola: “Non la abbandonerò mai, nemmeno se dovessi stare in ginocchio. Lo Stato e la Regione ci stanno portando ad abbandonare la nostra terra, io non lavoro da una vita, a parte in un passato molto remoto. Per la mia età non ci sono delle politiche che mi tutelino, sono allo sbando”.

 

“Non sto lavorando, sto sopravvivendo, chi è dentro il palazzo della Regione deve prenderne consapevolezza. Noi siamo il popolo sardo, discendiamo da una nobile stirpe, non siamo italiani. Abbiamo la nostra cultura e la nostra lingua, abbiamo tutti qua in Sardegna”. Tranne, purtroppo e anche nel suo caso, un posto di lavoro.

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