Una settimana di manifestazioni, convegni e incontri per sensibilizzare Sassari ai problemi ambientali e sociali legati ai cambiamenti climatici e chiedere a sindaco e consiglio comunale di dichiarare lo stato di emergenza climatica, adottando una serie di provvedimenti a salvaguardia dell’ambiente e un futuro ecosostenibile. Dal 20 al 27 settembre l’Action Global Week mobiliterà i giovani di tutto il mondo e Sassari c’è.
Nella libreria Dessì di largo Cavallotti i ragazzi di Fridays For Future Sassari, movimento studentesco ispirato dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg, hanno presentato le loro iniziative e il motivo del loro impegno in prima linea. “Vogliamo sensibilizzare la città sui temi ambientali attraverso un rapporto diretto con chi ci ascolta”, dicono. Si parte venerdì 20 settembre col flash mob a sorpresa – le cui modalità si sapranno solo all’ultimo – e la proiezione di un film a tema ambientale. Poi via a una tre giorni di convegni e dibattiti nell’auditorium del liceo scientifico Spano di via Monte Grappa.
I ragazzi si confronteranno con esperti e studiosi delle problematiche ambientali che affliggono il pianeta e ne minacciano il futuro. Il 27 settembre l’evento clou: il terzo sciopero globale per l’ambiente con i giovani che sfileranno per le strade della città e si riuniranno al parco di Monserrato per un pic-nic “plastic free”. “Bisogna riconoscere che il pianeta e anche il nostro territorio siano in una situazione di emergenza non basta – dicono – occorre adottare a livello locale norme per cambiare le abitudini e perseguire la sostenibilità ambientale. Servono piccole ma importanti risoluzioni – concludono – dal divieto di vendere bottigliette di plastica nelle scuole e negli uffici alla istituzione di una commissione di controllo sulle bonifiche del sito industriale di Porto Torres”.
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