Il campionato è appena all’inizio. Ma la storica vittoria di ieri al San Paolo di Napoli ha proiettato il Cagliari, alla terza vittoria di fila e dopo un calcio mercato estivo scintillante, ai piani alti della seria A facendo sognare i tifosi che non vedono i sardi in una gara di Uefa da 25 anni. Il sogno si chiama Europa League. Ma c’è chi pensa che gli undici di Maran possano ripetere il miracolo compiuto lo scorso campionato dall’Atalanta conquistando una storica qualificazione in Champions League.
Ma c’è un dubbio: in caso di qualificazioni alle competizioni europee la Sardegna Arena (casa dei rossoblù almeno fino al 2022) potrebbe ospitare le partite interne del Cagliari? La risposta è no. Regolamento Uefa alla mano, fanno sapere dalla società di vi Mameli, gli stadi con tribune amovibili come quello provvisorio dove attualmente giocano Nandez e compagni, non sono ammessi.
Ma c’è un’unica possibilità: la deroga. Giulini potrebbe chiedere una deroga nella speranza che la Uefa possa chiudere un occhio e risparmiare lunghe trasferte ai tifosi. Mentre l’Olimpico di Torino (già indicato alla Uefa in passato come stadio per le gare interne) potrebbe ospitare le partite “casalinghe” dei rossoblù in caso di linea dura da parte delle istituzioni calcistiche europee. Ma c’è tempo per pensarci. Prima c’è da conquistare l’Europa. E prima ancora c’è da battere domenica il Verona.
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