Trasporti e logistica assumono un ruolo di primaria importanza per lo sviluppo dell’area metropolitana di Cagliari e dell’intera Sardegna, in una prospettiva che ha come punto focale la realizzazione di un sistema integrato tra operatori, contraddistinta da innovazione, infrastrutture, minori costi burocratici e internalizzazione delle imprese. In poche parole: Porto Canale e ZES (Zona Economica Speciale).
Sono questi i tasselli su cui insisterà il sindaco Paolo Truzzu, all’incontro di domani (mercoledì 2 ottobre 2019) con il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, in visita istituzionale nella città Capoluogo. E su cui rimane sostanziale l’eliminazione dei vincoli paesaggistici che fanno diga agli investimenti nell’area portuale.
Essenziale anche lo sblocco della ZES. “La richiesta di attivazione del nuovo sistema fiscale – ricorda Truzzu – giace sui tavoli di Roma da novembre 2018, quando la Regione fece la proposta unitaria al Governo, in attuazione del Decreto per il Sud del 2017”.
Tutti fattori decisivi per la competitività e la sostenibilità sociale locale. Perché per l’Isola la chiave per recuperare terreno sta nella disponibilità di un sistema di trasporti, collegato in modo funzionale a una rete di infrastrutture logistiche dedicate alle merci. Così da “attrarre investimenti e creare nuovi posti di lavoro”.
Insomma, con ben 1.628 ettari “la ZES ridurrà la distanza fra imprese sarde, nazionali ed estere, rafforzerà la crescita e aggiungerà valore all’aerea metropolitana e all’intera Sardegna”.
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