“In occasione di inchieste di particolare rilievo, la conferenza stampa successiva alla conclusione delle indagini preliminari è uno strumento teso a fornire all’opinione pubblica una informazione il più possibile completa su quegli aspetti dell’indagine che non sono più coperti da segreto, nel rispetto della presunzione di non colpevolezza”, afferma in una nota Alberto manca, deputato del Movimento Cinque Stelle.
“Il diritto all’informazione è uno dei baluardi della nostra democrazia, insieme al principio di separazione dei poteri, una conferenza stampa in cui si dà conto ai cittadini del lavoro svolto dalla polizia giudiziaria non ha nulla di anomalo, semmai dovremmo tutti sforzarci di ribadire che quelle tesi dovranno necessariamente essere sostenute e corroborate in giudizio, che gli indagati hanno il diritto di difendersi in un regolare processo e sono sempre innocenti fino alla (eventuale) condanna definitiva”, prosegue la nota.
“È una prassi indecente quella di una certa classe politica che, ogni qualvolta viene svolta un’indagine a carico di un proprio esponente o amico, si scaglia frontalmente contro la categoria dei magistrati, al fine di minarne la credibilità, senza tuttavia aver letto un singolo atto dell’indagine o senza riportarne i contenuti oggetto di dubbio”…”Se, in relazione ad un singolo caso, si vuole mettere in discussione l’operato della magistratura, è necessario e doveroso – quantomeno – entrare nel merito delle indagini, ammesso di avere le competenze per comprendere il significato dei relativi atti, e spiegare ai cittadini dove e perché le procure abbiano sbagliato o, ancor peggio, agito in mala fede (come pur spesso si vuole lasciare intendere)”, denuncia Manca.
“Altrimenti, il politico che si scaglia frontalmente contro pubblici ministeri e polizia giudiziaria, presta il fianco ad una facile obiezione, ossia che gli attacchi generalizzati al sistema delle procure siano finalizzati esclusivamente a difendere a priori i propri amici o colleghi di partito”…”È necessario avere fiducia nella magistratura e rispettarne il lavoro; allo stesso tempo bisogna avere umano rispetto nei confronti delle persone indagate o imputate, le quali sono e restano innocenti fino all’eventualità di una condanna definitiva anche quando sottoposte a misure cautelari”, conclude Manca.
L'articolo Manca (M5s) su inchiesta Assl Oristano: “Sia rispettata l’indipendenza della magistratura” proviene da Cagliaripad.