Per circa un anno e mezzo il loro sussidio – non certo ricco – è stato tagliato: “sessantacinque euro in meno al mese” per i dializzati e trapiantati di Quartu Sant’Elena. Così è stato tra il 2015 e il 2017, prima che la situazione tornasse alla normalità. Ora, però, quei soldi che non sono mai usciti dalle casse comunali, “devono arrivare ai cittadini”. Giuseppe Canu, presidente dell’Asnet (Associazione sarda nefropatici emodializzati e trapiantati) è furibondo: “Si tratta di un’ingiustizia che colpisce circa cento quartesi. Il Comune ha fatto proprio un decreto che prevedeva il cumulo dei soldi delle pensioni, ma poi i giudici hanno bocciato per tre volte questa proposta. Loro sono comunque andati avanti, incassando i soldi previsti dalla legge regionale 11. Dove sono andati a finire?”, chiede Canu. “Devono essere subito rimborsati, ho inviato una lettera al sindaco Delunas ma non ho ancora ricevuto risposta. Al novantanove per cento i pazienti dializzati sono disoccupati e quei pochi soldi rappresentano il loro unico reddito”.
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