La battaglia legale è in corso. Federico Faraone ha protocollato al tribunale di Cagliari un ricorso contro una prima lettera inviata dalla coop, : “Il mio cliente ha chiesto di essere assunto dalla nuova cooperativa, ma non ha mai ricevuto risposta”. E poi, “il capitolato d’appalto prevede l’obbligo di assunzione prioritaria del personale”, … ,“che a suo tempo era stato selezionato dal Centro per l’impiego di Cagliari”, grazie alla “convenzione tra Comune e Provincia”. Faraone, nelle otto pagine del documento, ricorda che Lo Jacono non ha più quello stipendio che rappresentava “l’unica fonte di reddito”. Sulle modalità di scelta dei dipendenti, l’avvocato è netto: “L’azienda subentrante nella gestione dell’appalto o affidamento del servizio, è obbligata ad assumere il personale addetto all’appalto o convenzione alle medesime condizioni di trattamento”. La sintesi è presto fatta: “Il mio cliente deve essere immediatamente assunto” dalla cooperativa che ha vinto il bando. La pensa in maniera diametralmente opposta Rosella Lucente, avvocatessa che, per conto della “Progetto Cagliari Futura”, ha tra le mani le carte della vicenda: “La mia assistita ha correttamente applicato la ‘clausola sociale’ prevista del ‘capitolato speciale d’oneri’, provvedendo all’assunzione di ben 18 lavoratori, inseriti nell’elenco dipendenti operanti presso la cooperativa” precedente. Per la legale della coop “l’obbligo era assumere almeno quattordici lavoratori”. Luigi Lo Jacono, però, non rientra tra quelli: “La cooperativa si duole del fatto che qualcuno sia rimasto escluso”.
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